Su consiglio della mia libraia del cuore, oggi ho regalato alle mie classi la lettura di Biancaneve, illustrata e narrata da Michelangelo Rossato. Ed è stata una gioia. Poche volte, come in questo caso, le illustrazioni di un libro hanno suscitato tante domande e riflessioni: perché la scelta di usare quei colori, in quel modo, perché un colore entra dove non dovrebbe. Che cosa avrà voluto dirci, questo Michelangelo? E giù ipotesi.
E poi i particolari: come mai quegli uccelli? E le scarpe? E quel fiore dalla mela? E poi come mai quell’espressione sul viso?
E di domanda in domanda, e di ipotesi in ipotesi, pian piano siamo arrivati alla “bomba”, quando Z. ha chiesto: -Ma che differenza c’è tra la vendetta e la giustizia?
(Ora voi vi chiederete come ci siamo arrivati a una questione tanto importante a partire da Biancaneve. Ecco, per capirlo bisogna sapere che la storia che ho letto oggi è la versione dei Grimm, quella in cui alla fine la fanciulla diventata regina si vendica e uccide la matrigna.)
E torniamo alla domanda. Vendetta e giustizia.
Il dibattito è stato entusiasmante, le riflessioni dei bambini e delle bambine (7-8 anni) serie, intelligenti, semplici in fondo, quanto la loro conclusione: “se ti vendichi, diventi cattivo come chi ha commesso il reato. O anche peggio. Il male entra in te, come il rosso delle illustrazioni. Meglio lasciare il male a chi sa come catturarlo.”
Il personaggio che è andato per la maggiore? Il cacciatore, che non ha eseguito gli ordini sbagliati della regina. Tié!
In fondo le fiabe aiutano a crescere, si sa. Oggi abbiamo aggiunto qualche tassello: pensiero critico e sviluppo etico.
Alla faccia di Disney









DIDATTICA A STAZIONI
Oggi i bambini hanno trovato l’aula predisposta per un laboratorio a stazioni: 6 stazioni!
Prima stazione: invento un nuovo nano e lo descrivo
Seconda stazione: progetto un braccialetto per raccontare la fiaba e lo realizzo, dopo aver scritto una legenda
Terza stazione: realizzo il lapbook della fiaba
Quarta stazione: mi faccio una domanda per cambiare la storia e poi immagino una sua variazione
Quinta stazione: contribuisco alla realizzazione di un cartellone per presentare i personaggi della fiaba
Sesta stazione: disegno un vero specchio magico, copio la filastrocca di Tognolini, la imparo a memoria.








Ecco alcuni scatti.










