Di calzini spaiati e insolite visioni

A dicembre avevamo letto Un dicembre rosso cuore, di Ivan Sciapeconi, e abbiamo incontrato Steve, che spiega alla protagonista “A CHI NON MANCA QUALCOSA? L’importante è fare tutto con quel poco che si ha.”

A gennaio abbiamo letto Solo una parola, di Matteo Corradini e abbiamo riflettuto sull’uso delle parole, anche delle parole all’apparenza banali e normali, parole come “OCCHIALUTO”, che possono diventare potentemente pericolose e offensive.

E abbiamo studiato la VISTA, come funziona l’occhio, come a volte anche l’occhio ci inganna, ad esempio con le illusioni ottiche, e abbiamo analizzato diversi difetti della vista.

Il 4 febbraio è la giornata dei CALZINI SPAIATI: ci ha sollecitati a parlare come filosofi e filosofe. Abbiamo discusso sulla differenza tra il concetto di DIVERSITA’ e quello di SPECIALE NORMALITA’, di UNICITA’. Abbiamo messo sulla mano destra i nostri punti di forza e sulla sinistra i nostri punti di debolezza. Abbiamo capito che non ci sono persone diverse. Ci siamo tutti e tutte noi, meravigliosamente alle prese con la nostra “dote” tra le mani. E a partire da questa consapevolezza, siamo passati a parlare anche dei calzini colorati e spaiati, che rappresentano il nostro essere così unici e speciali.

Poi abbiamo analizzato le INSOLITE VISIONI del grande fotografo Franco Fontana. E abbiamo giocato a vedere le cose intorno a noi con uno SGUARDO NUOVO, fatto di filtri colorati, di reti e di forme di ogni tipo. Ho respirato attenzione, tra mani alzate per intervenire e neuroni e sinapsi in azione, domande profonde. Ho accuratamente evitato di rinforzare le posizioni più stereotipate e convenzionali, quelle che i bambini e le bambine pensano di dover dare all’adulto, frasi come “siamo tutti uguali” o “oggi è il giorno della fratellanza”. Affermazioni che non sanno spiegare, non sanno esemplificare. Ho chiesto argomentazioni, li ho stuzzicati fino a che non ho visto nei loro occhi accendersi le lucine. Succede ogni volta che arriva la comprensione, quando d’un tratto tutto diventa logico, chiaro, luminoso.

Oggi non è la festa della diversità, hanno concluso, è la festa di tutti noi, che siamo tutti speciali a modo nostro. Oggi torno a casa felice, penso io, perché in questi mesi qualcosa di bello lo abbiamo fatto. #solocosebelle