Non è mai troppo presto per iniziare a ragionare di cose importanti, con i bambini e le bambine. Oggi, dopo aver letto La principessa pirata, di Silvia Roncaglia, abbiamo conversato sui lavori: esistono lavori solo per maschi? O solo per femmine? O tutti i lavori sono nominabili al maschile e al femminile? Gli stereotipi di genere si insinuano nelle teste fin dai primi anni di vita, a quanto pare. Per G. gli ingegneri sono solo uomini, perché le femmine non “vogliono sporcarsi”, la spesa per M. la fanno solo le donne, per F. le sfilate di moda sono prettamente femminili. Per S. solo gli uomini possono fare lavori con turni di notte. Per fortuna però c’è il gruppo che aiuta a far scricchiolare qualche certezza, e allora bastano poche domande, quelle giuste, fatte da un compagno o da una compagna, all’occorrenza da una maestra
;-), e tutti concordano: tutti i mestieri possono essere maschili e femminili. Qualcuno addirittura senza differenze linguistiche, come dentista, artista, autista, giornalista, atleta, astronauta… #cosedaprima#solocosebelle#piccolicittadiniecittadinecrescono