EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’: ZEZE’ e COCORICO’

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’: ZEZE’ e COCORICO’

Quanta storia in un titolo così simpatico!

Il primissimo libro di Ivan Sciapeconi, scritto quando era ancora un ragazzino che aveva a che fare da poco tempo con i piccoli e le piccole della primaria. Da allora, in ogni ciclo, l’abbiamo sempre letta, questa storia. La storia di uno scimpanzè innamorato di una colombina, che però sembra non badare a lui. La storia di uno scimpanzè che le fa tutte per far innamorare Cocoricò, invano, senza mai perdersi d’animo. Fino alla consapevolezza: fin a quando Zezè capisce che non c’è speranza per lui e allora smette di solcare mari e sfidare lo spazio e si ritira nella sua cameretta, sconsolato, per scrivere una canzone. D’amore, certo. Una bellissima canzone al ritmo di rock. E la canzone prende la sua strada e arriva fino a vincere il Festival di San Ramo. E ancora arriva alle radio. E così fino alla colombina. E poi forse immaginate il finale, ma non come è scritto (proprio tutto non posso spoilerare).

Da anni leggiamo questa storia in prima, in genere, talvolta in seconda. E sempre, anche questa volta, i bambini e le bambine ridono, si divertono, e intanto commentano.

“Zezè è proprio imbranato”, dicono all’inizio.

Ma tifano per lui. Poi sperano che la magia funzioni. Quando capiscono che anche quella è inutile, allora qualcuno esclama: “Per fortuna Zezè non si arrabbia con il falchetto (avversario in amore) e non lo picchia! Sarebbe proprio sbagliato, mica è colpa del falchetto!”

E allora chiedo di chi è la colpa, secondo loro, se colpa c’è.

Non c’è una colpa, concordano. Ognuno ama chi vuole.

E alla fine del libro, dopo l’applauso, arriva qualcuno o qualcuna, sempre, che conclude: “Ho capito! Cocoricò si innamora quando Zezè parla con il cuore, non quando cerca di fare il supereroe!”.

Ecco. Sono tante altre davvero le cose che dicono, ma questa mi sembra una perla da non perdere. E da fare nostra, tutti e tutte.

L’educazione all’affettività si pratica ogni giorno, nelle nostre classi. Anche così. Con le buone storie.

E come sempre, abbiamo letto, ma anche parlato, giocato, scritto, riassunto e… cantato e ballato la canzone di Zezè!

PS: il libro ha così tanti annetti alle spalle che dopo una prima edizione è stato ripubblicato da un’altra casa editrice con una veste nuova, SaMa Edizioni. Ai bambini e alle bambine ho chiesto le loro preferenze sulle copertine e… ha stravinto quella rossa, quella nuova, “perchè quel rosso intorno al cuore è come se fosse quello della rabbia, quello dell’amore, quello della vergogna.”

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