IL FLAUTO MAGICO

Prima puntata:

Il primo step è stato fare conoscenza con i personaggi della fiaba musicale.

Una volta capiti i diversi ruoli, ecco che siamo andati a vedere e ad ascoltare l’opera lirica grazie a tre video molto ben fatti, trovati in rete, in cui la trama è ben raccontata e la selezione dei pezzi musicali ben curata.

In questo modo, i bambini e le bambine hanno seguito i diversi fili narrativi e al contempo hanno avuto l’opportunità di ascoltare il canto lirico, apprezzare i virtuosismi vocali e la musica di Mozart.

Dopo ogni scena, abbiamo giocato a drammatizzare gli eventi, per assicurarci di aver capito bene e per giocare a interpretare.

Domani passeremo a un secondo step. Oggi siamo usciti da scuola tutti canticchiando e qualcuno ha chiesto ai genitori di potersi iscrivere a una scuola di canto lirico.

Che dire?

Intanto sulla mia cattedra ci sono materiali pronti per le attività sul Flauto magico per tutta la settimana, frutto del lavoro del weekend, e già non vedo l’ora che sia domani!

#solocosebelle

Seconda puntata

Leggiamo il testo e rispondiamo alle domande di comprensione.

Ovviamente il testo è dato, come sempre, in diverse versioni: dalla semplificata alla facilitata, dalla base a quella difficilissima (raccontata con il punto di vista di uno dei personaggi).

Terza puntata

I colori delle emozioni.

Colorare le due ambientazioni con i colori della rabbia di Astrifiammante e della calma di Sarastro.

Quarta puntata

Gli strumenti musicali

Facciamo la conoscenza delle quattro principali famiglie di strumenti.

Quinta puntata

Arriva San Valentino!

E allora andiamo a cercare le diverse forme di amore presenti in questa fiaba.

E se subito arrivano Tamino e Pamina, Papageno e Papagena, le due coppie che si innamorano e tanto piacciono ai bambini, poco dopo si ragiona sull’amore di Demostato per Pamina. Che amore è?

Ci pensano, iniziano a dire che in fondo è un amore strano, perchè lei non lo vuole, e invece l’amore in genere si prova in due. E poi arriva lei, che alza la mano e spiega che quello non è amore, è qualcosa di diverso che non sa come chiamare: l’amore, aggiunge, lascia libere le persone, non le mette in gabbia, non le ricatta, non fa del male.

E tutti e tutte hanno concordato: l’amore rende felici le persone, non preoccupate!

Hanno sette anni e hanno capito bene come dovrebbe funzionare. E allora io ci credo: il mondo sarà migliore.