Le relazioni di causa-effetto non sono sempre chiare neanche agli adulti 😉
Per questo a sette anni è il momento di iniziare a ragionarci su.
Lo abbiamo fatto, come sempre, partendo da uno stimolo narrativo, con l’albo “E perchè?”, che ci ha fatto ridere (tanto che ho dovuto rileggerlo 3-4 volte, fino ad arrivare a una lettura corale con tutta la classe che nel frattempo aveva memorizzato ogni singola parola!).
Poi abbiamo giocato a mettere insieme frasi sensate con le parole PERCHE’ e PERCIO’, riflettendo sulle cause, appunto, e sulle conseguenze.
Il gioco, molto semplice, ha messo in azione il corpo, oltre che la mente, ha messo in moto la collaborazione, la logica, la lingua italiana.
Per concludere, ogni bambino e ogni bambina ha scritto frasi usando le conoscenze appena apprese, a partire dai loro interessi o dalle loro idee.
Quando ho assegnato il compito (una banale scheda sull’uso del perchè e del perciò), il commento gioioso all’unisono è stato: “Facile!!!!!!!”.
“E no, non è facile. E’ facile solo ciò che avete capito bene, che sapete fare.
Sono felice perchè avete capito. Sono felice perciò condividerò questa lezione.”
PS: è stato bello leggere che “Eva è una brava maestra perchè ci fa fare le cose difficili”, o che “Eva è una brava maestra perchè rende belle le materie”, ma ancora di più lo è stato sorprendermi per frasi come “Sono felice perchè oggi sono migliorata”, e poi “Sono felice perciò sto per migliorare”.
#solocosebelle










