A ricreazione, un paio di giorni fa.
A. – Che cosa fai, Eva?
– Sto preparando una griglia, ci servirà tra qualche giorno per parlare proprio di voi.
Si avvicina anche G., curiosa come sempre.
A.- Come? Spiegami.
– Tra due giorni, i vostri maestri e le vostre maestre si riuniranno e parleranno di come stanno andando le cose a scuola. E ogni cosa che diremo la segneremo qui, con dei simboli, con delle faccine.
– Per esempio?
– Per esempio ci chiederemo se ad A. piace scrivere oppure no, se siamo riusciti a farla migliorare nel giocare con tutti, cose così… Ah! E poi alle stesse domande dovrete rispondere pure voi, così poi, il giorno della riunione, ci confronteremo, voi e noi, insieme, anche con i vostri genitori, e cercheremo di capire se c’è qualcosa che possiamo fare per farvi imparare di più o per farvi star meglio.
– Ma se noi rispondiamo in modo diverso da voi?
– Allora vorrà dire che ci confronteremo su quelle risposte, e cercheremo di capire i diversi punti di vista.
-Ho capito!- si illumina G. – In pratica è un modo per vedere se voi maestri state svegli!
E niente… a me pare una gran bella sintesi, la metto in nota per i prossimi corsi di formazione ?
Oggi scrutini. E saranno scrutini diversi, una sperimentazione. Non daremo voti. Cercheremo di andare oltre le discipline e ragioneremo con parole semplici e chiare per i bambini e le bambine e per le famiglie. I colloqui li faremo con i diretti interessati (è chiaro, sono i bambini e le bambine) alla presenza dei genitori. Durante il colloquio confronteremo le nostre valutazioni con le loro autovalutazioni. L’obiettivo è anche quello di aiutarli a costruire una percezione adeguata di sé. La valutazione deve essere formativa. E allora… proviamoci. E come dice G., proviamo a vedere se siamo svegli!
#solocosebelle